8 Marzo
“Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne”. Questa frase, molto potente, è stata pronunciata dalla giovane attivista pakistana Malala Yousafzai, che a soli 17 anni è stata insignita del Premio Nobel per la Pace per il suo enorme impegno profuso in difesa dell’istruzione delle bambine e delle donne in tutto il mondo. I talebani, considerandola una minaccia, avevano tentato di eliminarla, sparandole alla testa. Ma Malala è sopravvissuta e con la sua straordinaria tenacia ha continuato la sua lotta e ha realizzato, a soli 22 anni, il sogno per cui tanto si è battuta: laurearsi a Oxford in filosofia, politica ed economia. Una storia di resilienza, una storia al femminile, come quella della giovanissima Greta Thunberg, che con caparbietà ha trascinato tutto il mondo nella battaglia a favore dello sviluppo sostenibile, o come quella di Kamala Harris, prima donna a divenire vicepresidente degli Stati Uniti d’America. La lista potrebbe proseguire a lungo, perché sono tantissime le donne che hanno lasciato un segno nella storia. Oggi è l’8 marzo e il pensiero si volge al “femminile”. È doveroso ricordare tutte le donne che hanno combattuto o combattono una battaglia collettiva o personale in questo mondo che ha ancora tanta strada da fare per la parità di genere ed è doveroso rammentare tutto il dolore delle violenze che le donne hanno subito e continuano a subire, pagando talvolta a caro prezzo, con la propria vita, la debolezza di molti uomini. Vorrei proporvi tre dipinti che sprigionano emozioni talmente forti che non si può non soffermarsi a riflettere.
Il primo è una tela dipinta da Artemisia Gentileschi in cui l’artista rappresenta una scena tratta dall’Antico Testamento: Susanna, mentre fa il bagno, viene molestata e ricattata da due anziani signori frequentatori della casa del padre. Per costringere la donna a soddisfare i loro appetiti sessuali, la minacciano di accusarla di aver intrattenuto una relazione extraconiugale. Il tema è potente e molto probabilmente Artemisia volle trasporre sul quadro la sua terribile esperienza personale di giovane ragazza violentata da Agostino Tassi, amico del padre.

